Bufala elettrica


La più grande bufala ecologica è quella delle auto elettriche.
Si vendono quando ancora hanno un’autonomia ridicola e mancano le colonnine per la ricarica ovunque. Per una ricarica completa ci vuole una vita e se si scarica per strada non possiamo neanche andare con la tanica al più vicino distributore.
Costano il doppio di un’auto a benzina e comunque inquinano anche a fine vita per lo smaltimento delle batterie, altamente inquinanti nonché ingombranti.
La svolta non è questa. I produttori d’auto devono inventarsi un motore alimentato con un carburante diverso, non inquinante ma certamente non con le batterie, come un giocattolo.
Per fare 200 chilometri devi tenerla mezza giornata sotto corrente, se hai fretta sei un uomo morto.
A questo punto è meglio un cavallo, un po’ di biada ed è sempre pronto! 😁

È normale

 

da Wikipedia – Quando c’erano le razze


Fino a pochissimi anni fa esistevano le persone normali e i diversi.
Nei vocabolari c’erano le parole scemo, storpio, disadattato, pazzo, ebete, negro…
Oggi queste parole esistono ancora ma non vengono usate perché gli hanno dato una connotazione dispregiativa e comunque un portatore di handicap è un diversamente abile.
Lo scemo ha problemi caratteriali, un dawn è ormai quasi indiscutibilmente normale.
I pazzi hanno un carattere difficile e i negri sono perfettamente uguali ai bianchi. Anche perché eravamo tutti neri, poi uscendo dall’Africa ci siamo sbiancati, dicono gli scienziati.
C’erano i froci,  che si orientavano verso il proprio sesso e l’ OMS diceva che l’omosessualità era una malattia, ora sappiamo che era un grossolano errore di valutazione.
È solo orientamento.
 
Abbiamo cambiato il significato alle parole e ci piace nascondere la verità con una bugia più o meno grossolana.
Ci siamo evoluti. Ci piace far finta di niente e additare chi non accetta la diversità perché è discriminatorio. Sono perfettamente d’accordo. Adesso siamo più delicati, rispettiamo di più le persone diverse da noi e non dobbiamo notare le differenze, anzi dobbiamo negarle.
Solo una categoria resta come era in passato: i poveri.
Questi non siamo riusciti a dargli un nome diverso perché è in ogni modo innegabile che siano poveri. Ma qualcuno ha già detto che molti barboni, sono barboni per una propria scelta di vita all’aria aperta…
Siamo diventati più buoni, senza dubbio. Abbiamo capito che bisogna amare il prossimo anche se diverso da noi, che ci credevamo semplicemente normali ma non lo siamo, perché siamo tutti normali. Vedrete che è così, basta aspettare un po’ e Mustafà, arrivato col gommone, si sbiancherà e gli verranno i denti meno bianchi, il naso adunco e i capelli lisci.
È solo questione di tempo, è normale.

Happy Old Year

Non ho mai capito se il 31 dicembre si festeggia per l’anno trascorso o per l’anno che verrà.

Considerato che siamo ancora vivi per festeggiare, io considero valida la prima opzione.

E festeggio l’anno appena trascorso. Dovreste fare altrettanto. Non fatevi fregare dalle chiacchiere e dalle promesse.

L’unica certezza è quello che già è accaduto. Meditate.

Auguri a tutti 😃

Black Friday

Si scrive Black Friday, si legge saldi anticipati. In Italia eravamo abituati ai Saldi di Gennaio ma dall’America arrivano le svendite di fine Novembre. Un modo come un altro per invogliare la gente a spendere soldi.

È ovvio che se non vi serve niente il Black Friday è inutile, così come lo sono i saldi. Tra l’altro, spesso vengono messi in vendita fondi di magazzino e merci fuori produzione.

È rarissimo trovare in offerta un prodotto che normalmente già si vende bene senza nessun tipo di saldo.

Ma non vorrei togliere a nessuno il gusto di acquistare nel giorno del Black Friday illudendosi di aver fatto un ottimo affare.

Ben venga la circolazione di danaro in un momento in cui la crisi è abbastanza evidente.

Buona spesa a tutti 😀

Plastica

Nello stesso momento in cui Greta va predicando in giro per il mondo il problema dell’inquinamento, i mercati delle multinazionali rilanciano l’uso del Vinile.

Il vecchio LP che ruotava a 33 giri al minuto sui nostri giradischi, e fatto appunto di plastica (PVC).

Ora che la musica si era quasi completamente smaterializzata e anche il CD (di plastica) è divenuto presto obsoleto, lasciando il posto ai lettori Mp3 o allo smartphone dove trovano posto decine di ore di musica, riappare il vecchio 33 giri di plastica.

Il governo GialloRosso tassa la busta di plastica con le banane ma il mercato rilancia il disco di vinile.

Siamo o no in un mondo schizofrenico? A me pare proprio di sì 🤷‍♂️